giovedì 27 febbraio 2014

Doppia inchiesta sui Bitcoin scomparsi E la cyber-moneta riprende a correre.

La piattaforma per gli scambi Mt.Gox sparisce, l’ipotesi della bancarotta
Il fondatore: «Lavoriamo per risolvere i problemi». Ma cresce la rabbia
Due inchieste dopo la tempesta. Le autorità americane e quelle giapponesi indagano sull’improvvisa sospensione della principale piattaforma per lo scambio dei Bitcoin, Mt.Gox, che 48 ore fa è sparita dal web con tanto di beffa milionaria per gli investitori. Nel frattempo l’amministratore delegato del sito, Mark Karpeles, ha fatto sapere di non essersi volatilizzato. Anzi, sta «lavorando molto duramente per aiutare le varie parti a trovare soluzioni ai problemi», dice, ma senza dare indicazioni su un’eventuale ripresa degli scambi. Continua a leggere

lunedì 24 febbraio 2014

Bologna, i bitcoin sbarcano al Pratello. Al Vanilia & Comics si paga con la moneta virtuale.

Bologna, 22 febbraio 2014 - In via del Pratello c’è chi sta dando l’addio a monete, monetine, banconote, carte di credito e portafogli. Nel bar Vanilia & Comics da una decina di giorni il caffè ha il sapore dell’innovazione. Non servono più gli euro per comprarsi un panino, bere una birra o fare colazione: il locale è il primo a Bologna e il secondo in tutta Italia ad accettare pagamenti in Bitcoin. La moneta virtuale è stata presentata giovedì negli spazi di Working Capital in via Oberdan da Gabriele Domenichini, massimo esperto bolognese di questo denaro del futuro. Continua a leggere.

venerdì 21 febbraio 2014

Rai news - Bitcoin da virtuale a reale...ora arrivano anche gli sportelli bancomat.

Servono per scambiare la valuta virtuale con le monete locali. In Canada, negli Stati Uniti e anche in Europa a Helsinki: i primi sportelli bancomat della valuta, di tendenza sul web ma controversa Bitcoin, arrivano i primi sportelli bancomat Barba e capelli pagati con Bitcoin Bitcoin non più solo virtuale: Zynga accetta pagamenti nella cybermoneta Bitcoin, a vostro rischio e pericolo di Carlotta Macerollo 21 febbraio 2014Da virtuale è diventata reale. La criptomoneta digitale, inventata da Satoshi Nakamoto, nome dietro il quale si nasconde probabilmente un collettivo di programmatori, è ora una alternativa al denaro fisico. A Vancouver, in Canada, sono spuntati i primi sportelli bancomat interamente dedicati ai Bitcoin. Uno è stato installato in un caffè della città: da lì è possibile prelevare dollari dal proprio conto Bitcoin, oppure versare danaro fisico. Per utilizzarlo basta poco: serve un indirizzo email, un documento d'identità valido, un po' di contanti, il palmo della mano e l'immagine del proprio viso. continua a leggere

giovedì 20 febbraio 2014

L'indice Winklevoss per il Bitcoin

I gemelli, già noti al pubblico per l'affaire Facebook, puntano alla valutazione unica della crittomoneta. Offrendo la propria credibilità per mettere in piedi un cambio ufficiale

Roma - I gemelli Winklevoss hanno proposto un indice per stabilire in via ufficiale il tasso di cambio della crittovaluta Bitcoin, il loro "Winkdex".

La Winklevoss Capital, la società fondata dai gemelli Tyler e Cameron Winklevoss con i 65 milioni di dollari guadagnati dalla pace legale con il colosso Facebook, aveva esordito finanziando il social network per investitori SumZero, fondato nel 2008 dai loro ex-colleghi di Harvard Divya Narendra e Aalap Mahadevia.

Nel complicato mercato legato alla moneta crittografica, che lungo il suo percorso di affermazione è alle prese con l'eccessiva volatilità, i giudizi delle singole autorità nazionali ed i problemi di sicurezza dei suoi exchange, i gemelli avevano poi già esordito costituendo un proprio fondo di investimenti in Bitcoin per cui hanno avviato la procedura per la quotazione in Borsa e che di fatto porterà sul mercato azionario ufficiale la questione dei Bitcoin. continua a leggere

Dal tassista al ristorante: Lombardia, ecco i pionieri del Bitcoin.


Milano, 19 febbraio 2014 - Sulle vetrine di alcuni negozi, nella giungla di loghi di carte di credito, buoni pasto e orari, fa capolino da qualche settimana una B gialla, con due stanghette verticali. Ricorda il simbolo del dollaro e in effetti, di moneta si tratta. «Qui si accettano Bitcoin». La valuta è digitale, nata su internet e «stampata» da pc. I negozi, invece, sono reali: fanno parte delle oltre 130 attività italiane (secondo l’autocensimento sul sito coinmap.org) che ritirano Bitcoin, una trentina in Lombardia. Dal benzinaio al ristorante, dall’agriturismo al centro sportivo, dall’affitta-camere al taxi, il conio virtuale ha fatto proseliti anche all’ombra della Madonnina.
Sparuta avanguardia, incuriosita dal fenomeno finanziario del momento, da commissioni rasenti lo zero e animata da sano spirito di marketing. Le transazioni si contano ancora sulla punta delle dita, ma la promessa di Bitcoin è ambiziosa: una moneta che possa essere scambiata tra persone che non si fidano tra loro; operazioni impossibili da duplicare, archiviate su un registro pubblico, il cosiddetto «block chain»; pagamenti rapidi senza sovrastrutture, dalle banche, centrali e non, alle autorità di vigilanza. Perché il Bitcoin è figlio della rete: creato nel 2009 da un anonimo (o più) che si fa chiamare Satoshi Nakamoto, viene coniato dagli stessi computer che registrano i pagamenti. Una moneta orizzontale, certificata da crittografia e matematica. Con un tasso di cambio però – sottolineano gli scettici – che corre su un ottovolante (dagli oltre 1.200 dollari a dicembre a 600, mentre su uno dei siti di scambio, Mtgox, è crollato a 220 nei giorni scorsi) e l’anonimato, o meglio lo pseudonimo, con cui si effettuano le transazioni. Continua a leggere...

martedì 11 febbraio 2014

eBay, debuttano i pagamenti in Bitcoin

La sperimentazione in Gran Bretagna: così la moneta esce dal recinto virtuale

REUTERS
Dopo il boom di inizio anno oggi il Bitcoin è sceso sotto quota 600 dollari
giuseppe bottero
torino
Un piccolo passo per eBay, un grande passo per il Bitcoin. Da oggi la divisione inglese del più grande bazar virtuale del mondo ha iniziato ad accettare pagamenti in moneta virtuale. Le regole sono molto stringenti: gli acquisti sono limitati alla sezione «Annunci», quella in cui gli scambi avvengono senza l’intermediazione del portale e il conio elettronico dovrà restare fuori dalle aste. Troppo presto, spiegano dal sito di e-commerce, per avventurarsi oltre.

Ma dopo la consacrazione di Zynga, il colosso dei videogiochi su Facebook guidato dall’ex direttore di Microsoft Don Mattrick, la mossa di eBay accelera l’uscita del Bitcoin dal recinto virtuale, proprio nei giorni in cui la Russia (seconda piazza al mondo dopo la Cina) l’ha messo fuori legge. «Al fine di promuovere un mercato affidabile e garantire il rispetto delle normative vigenti, eBay sta attualmente aggiornando la sua politica monetaria» si legge in un comunicato ufficiale dell’azienda.  Continua a Leggere

domenica 9 febbraio 2014

Dove pagare con i Bitcoin.


http://www.giornalettismo.com/archives/1346895/dove-pagare-in-bitcoin/
I bitcoin non sono più un fenomeno solo americano ma stanno prendendo piede nel resto del mondo e anche in Italia. Certo i numeri sono ancora una piccola goccia in un mare di acquisti che la maggior parte degli italiani, il 90%, fa ancora in contanti quindi sena usare neanche il bancomat, ma ci sono una serie di esercizi commerciali nel nostro paese che accettano la criptovaluta. Ne tiene traccia il sito CoinMap.org che segnala la diffusione della moneta elettronica in tutto il mondo.
DOVE PAGARE IN BITCOIN - Nel nostro paese la concentrazione dei posti che accettano transazioni in bitcoin e al nord, fra Lombardia, Veneto, la capitale Roma, mentre al Sud spicca la Sicilia. E sono le attivita’ legate al turismo come gli alberghi e i bed&breakfast ad accettare piu’ la moneta virtuale. A seguire, la categoria ben disposta ad accettare i bitcoin, sono i negozi di informatica e i servizi di assistenza tecnologica. Secondo il sito Bitnodes che traccia il numero di transazioni in bitcoin che passano dai nodi della rete, l’Italia e’ al decimo posto in una classifica che vede in cima gli Stati Uniti seguiti da Russia, Germania, Cina, Regno Unito, Canada, Olanda, Francia e Australia. “Attualmente sui bitcoin si fa speculazione e in futuro non e’ facile prevedere cosa accadra’”, spiega Alessandro Longoni, 25 anni anni, da quattro in Olanda, lavora come consulente nel settore dei servizi a pagamento presso Innopay ed e’ membro del direttivo di Cashlessway.

DAGLI IMMIGRATI
– “Una spinta alla diffusione del nostro paese e non solo potrebbe arrivare dagli immigrati. Il protocollo bitcoin, infatti, permette di fare rimesse di denaro ai familiari che vivono in altri paesi, come servizi analoghi e molto popolari. Ma a differenza di questi si risparmia perche’ non si paga l’intermediazione. Con i bitcoin il costo e’ zero e il trasferimento di moneta e’ immediato”. (ANSA)

lunedì 3 febbraio 2014

100 Bitcoin bancomat sbarcheranno presto in Australia.

(@southtopia) | Published on February 3, 2014 at 11:30 GMT | Companies, News, Technology
100 bancomat bitcoin sono in procinto di colpire le strade di Australia , secondo un rapporto radio locale .Questo fine settimana , emittente statale ABC ha una breve relazione sul bitcoin durante il suo programma di attualità Il mondo di oggi . E 'inclusa la notizia che una società denominata australiani bancomat Bitcoin sarebbero distribuendo sportelli bancomat in tutto il paese .La relazione non ha dato via molte specifiche circa il progetto o la società , e il marchio degli ATM non è stato menzionato . CEO Chris Guzowski ha detto :

    
" È possibile digitare il numero di bitcoin si vuole vendere , allora il nostro bancomat va su uno scambio Bitcoin all'estero ed esegue tale operazione per voi e vi sputare fuori il denaro per il quale avete venduto il bitcoin per . E il contrario vale anche , in modo da poter mettere in contanti e l'acquisto di bitcoin . "Questo dato suggerisce che i distributori automatici saranno due vie , e l'immagine sul sito internet della società mostra sono suscettibili di essere macchine Robocoin .Il colloquio ha anche citato David breve presso l'Università di Centro del Western Australia per il Software Practice come dire che ci vorrà più di bancomat per agevolare l'adozione di massa :

    
"Penso che fino a vedere la National Australia Bank o della Comunità o di una delle principali banche ottengono dietro la moneta , che fornisce un accesso semplificato ad esso , penso che andando sempre essere una nicchia , " ha detto.Le banche e le autorità di regolamentazioneIn realtà , National Australia Bank ( NAB ) ha fatto proprio questo già . Dopo la Commonwealth Bank chiuso i conti aziendali e personali appartenenti al processore di pagamento di Melbourne CoinJar e il suo fondatore , NAB avvicinato l'azienda con un'offerta per aiutarla a gestire i suoi affari Bitcoin .NAB ha inoltre pubblicato un documento di ricerca interno per lo più positivo sul bitcoin per gli operatori FX , dicendo che mentre bitcoin non ha soddisfatto la definizione giuridica di una ' moneta ' , è tutto una moneta dovrebbe essere : durevole , portatile , fungibili e divisibili .