lunedì 31 marzo 2014

Bitcoin, la moneta che sta facendo impazzire il web (e non solo)


di Francesco Galati
Il Bitcoin è la ‘moneta’ virtuale che sta facendo impazzire il web e i legislatori di tutto il mondo.
La prima apparizione di questa moneta virtuale è da imputare al deepweb, la parte nascosta del web, difficilmente raggiungibile se non con browser specifici e con delle elevate abilità di navigazione; ma con quale scopo è nato il Bitcoin?
Esattamente come oltre 2000 anni fa in Turchia venivano coniate le prime monete per regolare gli scambi, il Bitcoin fa il suo ingresso nel deepweb nel 2009, nato per regolare scambi al limite della legalità oppure completamente illegali come ad esempio quelli di armi e droghe, anche se dietro alla creazione di questa moneta c’erano in realtà le migliori intenzioni, ossia quelle di creare una moneta di scambio con valore virtuale che permettesse di scambiare servizi senza l’ausilio di monete reali.
E così è da qui che parte il successo del Bitcoin non solo come moneta virtuale ma a ,un certo punto, anche come moneta ‘fisica’, croce e delizia perché gli stati non permettono di stampare moneta con l’ovvio obiettivo di non lasciar minare la loro sovranità monetaria…
Sono passati ormai quasi cinque anni dalla nascita del Bitcoin e la sua diffusione è passata dal deepweb al web in generale, con l’ovvia conseguenza del proliferare di programmi per la gestione della stessa, una sorta di conti in banca di monete virtuali. Continua a leggere

mercoledì 12 marzo 2014

In Friuli il primo Bitcoin Bancomat Il primo ATM che convertità denaro in moneta virtuale sarà installato in Friuli. Lo ha importato Luca Dordolo, imprenditore folgorato dal Bitcoin.

Entro la fine del mese entrerà in funzione il primo ATM di Bitcoin in Italia, marca Lamassu, di fabbricazione portoghese, diverso da quello americano. È già pronto dal 20 febbraio e scalpita per cominciare a convertire denaro contante in crittovaluta. Il suo proprietario, l’imprenditore friulano Luca Dordolo, sa già cosa ne farà e dove lo installerà, quando anche gli ultimi dettagli burocratici saranno risolti.
L’iniziativa di Dordolo ha già alimentato un thread su Bitcoin talk, tutti parlano di questa nuova possibilità nell’ecosistema nascente delle monete virtuali. Lui, 47 anni, molta esperienza nell’import export e una vera passione per i Bitcoin, ai quali ha dedicato due anni di studio, considera questo distributore automatico dalle dimensioni di 50x40x40 cm e del peso di 52 chili (otto volte meno del Robocoin americano) più uno strumento di diffusione della cultura del Bitcoin che altro:
Diciamolo apertamente: il network Bitcoin non ha bisogno di un distributore automatico, essendo possibile usarli e convertirli con il proprio wallet semplicemente con uno smartphone. Tuttavia le statistiche di Robocoin sono interessanti: poco meno della metà delle persone che hanno utilizzato questi AtM non avevano un wallet. continua a leggere

giovedì 6 marzo 2014

Ecco Satoshi Nakamoto, Mister bitcoin

L’inventore della moneta virtuale scovato da Newsweek: è un laureato in Fisica

di 64 anni che abita in California. Ha creato la formula matematica nel 2008

Satoshi Nakamoto, 64 anni, nella foto pubblicata da Newsweek
Un giubbino grigio da pensionato, gli occhiali da secchione, il cappello da baseball. L’uomo che ha inventato il Bitcoin non ha l’aria del banchiere e neppure quella del pirata informatico. Satoshi Nakamoto getta la maschera. Anzi, gliela sfilano i cronisti di Newsweek dopo un inseguimento durato mesi. Il signor Nakamoto ha 64 anni, vive insieme con la madre novantareenne nel Sud della California ed è di origine giapponese. «E’ uno stronzo» dice di lui il fratello. Satoshi dunque esiste: non è, come ipotizzato da molti, uno pseudonimo, un nickname collettivo dietro cui si sarebbero nascosti per anni misteriosi attivisti. Continua a Leggere